Pesci Pappagallo - Scaridae

10.07.2012 10:17

Gli Scaridi (Scaridae) o pesci pappagallo sono una famiglia di pesci di mare dell'ordine Perciformes. I pesci pappagallo sono parenti stretti dei Labridi e come questi hanno una distribuzione cirumtropicale. Ne esistono 30 specie raggruppate in 8 generi. Di per se tutte le specie sono alghivore, raschiando le alghe dalle rocce tramite il loro potente "becco di pappagallo". Questo è durissimo e lascia profonde scalfiture nelle rocce. Le femmine spesso presentano colorazioni più sgargianti rispetto ai maschi.

I pesci pappagallo, grazie ai loro colori sgargianti sono una forte attrazione ma data la tendenza a cibarsi di coralli duri e date le dimensioni andrebbero allevati soltanto in vasche grandi e prive di coralli.

Classificazione scientifica

Dominio         Eukaryota

Regno             Animalia

Phylum          Chordata

Subphylum   Vertebrata

Superclasse   Gnathostomata

Classe             Actinopterygii

Sottoclasse    Neopterygii

Ordine           Perciformes

Sottordine     Labroidei

Famiglia         Scaridae

 

Distribuzione e habitat

Sono presenti in tutti i mari tropicali e subtropicali, compreso il mar Mediterraneo, dove si trova la specie Sparisoma cretense (e da qualche anno, nella parte orientale, anche la specie Scarus ghobban, migrante lessepsiano penetrato dal Mar Rosso attraverso il Canale di Suez). Vivono in acque costiere, prevalentemente nei pressi di barriere coralline.

Poiché la colonie coralline necessitano di luce, anche il pesce pappagallo vive non troppo distante dalla superficie marina. È una delle specie di pesci più diffuse presso le barriere ed essi sono la principale causa di sedimenti attorno ai coralli (defecazioni).

Descrizione

Tutta la sua giornata è spesa per procurarsi cibo, si ferma esclusivamente per mettersi in mostra, riprodursi o dormire. Questo pesce trascorre la notte in un'insenatura e si avvolge di un muco prodotto da ghiandole poste sotto le branchie: esso gli permette di non essere odorato dai predatori e quindi di riposare in pace. Spesso accade che un maschio dominante entri in conflitto con altri esemplari dello stesso sesso per difendere il proprio territorio. In genere il pesce pappagallo si muove in branchi, così da potersi difendere da predatori e non doversi preoccupare di altri animali dalla dieta simile.

Caratteristica inconfondibile dei pesci di questa famiglia sono i denti fusi a formare un robusto becco simile a quello dei pappagalli. Altri denti sono posti sulla faringe. Il corpo è abbastanza tozzo ed a sezione cilindrica, simile a quello dei labridi dei generi Labrus o Symphodus. Le scaglie sono grandi. La pinna dorsale è unica, per circa metà composta da raggi spinosi. La pinna anale ha 3 raggi spinosi. La pinna caudale spesso ha due piccoli lobi appuntiti. Pinne pari abbastanza grandi.

I colori di solito sono molto vivaci e variano tra i sessi e le fasi vitali complicando non poco la classificazione.

Le dimensioni sono varie, la specie più grande è Bolbometopon muricatum dell'Indo-Pacifico che raggiunge i 130 cm.

Alimentazione

Questi pesci si nutrono di alghe incrostanti e polipi corallini dell'epifauna ed infauna. Questi pesci nell'alimentarsi triturano grandi quantità di roccia e corallo che passa attraverso il tubo digerente e fuoriesce dall'ano sotto forma di sabbia finissima. Gli Scaridae sono tra i più efficienti agenti dell'erosione delle barriere coralline.

Parecchie specie hanno la nomea di mangiare i coralli ma non è risaputo se gli interessi il tessuto o le zooxantelle in esso contenute. Analisi dei contenuti intestinali hanno riscontrato che l'80% è composto da un macinato fine di roccia calcarea, sabbia e detriti (Hobson 1974).

In genere si nutre di alghe ma le specie più grosse possono cibarsi anche di coralli. La nutrizione è semplice: il pesce con il becco, grazie ai denti, gratta via dai coralli la patina di alghe e la fa finire in gola dove verrà ridotta in poltiglia. In una zona di dimensioni pari a quella di un campo di calcio un banco di pesci pappagallo può in un anno ingerire e defecare oltre una tonnellata di alghe. Il pesce pappagallo è un elemento fondamentale della catena alimentare delle zone della barriera corallina: egli infatti è una sorta di macchina che trasforma materiale organico vegetale in tessuto animale, alimento principale di predatori come squali e anguille.

Riproduzione

Vi sono due modalità di riproduzione. La prima prevede che il maschio dominante su di un branco fecondi i membri femmina a turno, mentre i maschi subordinati invece vengono allontanati (anche se talvolta riescono comunque a inserirsi nel flusso e a fecondare alcune uova); dopo alcune settimane la femmina fecondata cambia sesso e le ovaie vengono sostituite dai testicoli, in seguito si comporterà proprio come un maschio dominante riproducendosi con altre femmine subordinate. Il secondo metodo riguarda invece solo i membri piccoli e privi di territorio di entrambi i sessi che si nutrono in una stessa area: in un certo periodo i pesci pappagallo della zona si riuniscono e depongono le uova in massa (ovideposizione di massa) così da avere maggiori possibilità di sopravvivenza. Le uova sono pelagiche.

Acquariofilia

Nonostante i loro splendidi colori e le dimensioni idonee di diverse specie questi pesci non sono comuni negli acquari domestici perché richiedono come cibo grandi quantità di coralli vivi ed alghe incrostanti fresche, di reperimento molto difficile.

Curiosità

Il suo becco è formato da denti fusi con i quali rosicchia le alghe presenti sulle barriere coralline calcaree.

Le femmine possono cambiare il proprio aspetto, persino sesso, e modificare i propri colori ottenendone di sgargianti e che formano disegni stupendi. Questo per aumentare il loro potenziale riproduttivo.

Gli esemplari del genere bolbometopon possono arrivare a pesare 54 Kg, ad essere lunghi 1,20 m e a muoversi in banchi di oltre 20 individui.

A causa delle loro abitudini alimentari, questi pesci aiutano l'erosione delle barriere coralline.

L'unico tipo di alghe che non può mangiare sono quelle che si formano sui suoi stessi denti.

Gli esemplari di maggiori dimensioni percorrono anche diversi chilometri per nutrirsi, seguendo sempre le stesse rotte tra luogo di riposo e di nutrizione.

Generi

Bolbometopon

Bolbometopon muricatum

Calotomus

Calotomus carolinus    Calotomus viridescens
                                         

Cetoscarus

Cetoscarus bicolor

Chlorurus

Chlorurus bowersi   Chlorurus enneacanthsu  Chlorurus gibbus       Chlorurus microrhinos
                        
Chlorurus sordidus    Chlorurus strongylocephalus
    

Hipposcarus

Hipposcarus harid      Hipposcarus longiceps
   

Scarus

Scarus caudofasciatus   Scarus frenatus        Scarus ghobban           Scarus iseri
                  

    Scarus niger          Scarus prasiognathos       Scarus psittacus       Scarus quoyi
                 
Scarus rubroviolaceus     Scarus russelii         Scarus spinus              Scarus tricolor
                
Scarus viridifucatus     Scarus xanthopleura
     

Sparisoma

Sparisoma amplum     Sparisoma chrysopterum Sparisoma cretense     Sparisoma frondosum
            

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