Maschera subacquea

13.04.2012 10:09

La maschera subacquea è uno componente fondamentale delle attrezzature subacquee poiché permette di avere una corretta visione in ambiente acquatico mantenendo uno spessore di aria tra occhio e ambiente circostante eliminando cosí la innaturale situazione di visione offuscata e di fastidiosa irritazione oculare determinata dall'acqua, soprattutto in ambiente marino o in piscina. È composta da una parte in gomma o silicone (una volta anche in neoprene) e una parte trasparente, in vetro o plexiglas, che permette la corretta visione grazie alla creazione di uno spazio aereo ove il nostro occhio può mettere a fuoco. Per contro la visione risulterà ingrandita o avvicinata, di circa ¼ a causa del fenomeno della rifrazione.

Tipi di maschera

Vi sono diversi tipi di maschera per diversi usi, si parte con il semplice nuoto, dove vengono utilizzati gli occhialini, minimalisti coprono solo la zona oculare lasciando libero il resto del volto. Questi sono però assolutamente sconsigliati nell'attività subacquea in quanto non permettono la compensazione della pur piccola quantità d'aria in essi contenuta. Se usati, scendendo sotto una certa profondità, l'aria in essi contenuta si comprimerebbe creando un effetto ‘sottovuoto’ che può provocare danni all'occhio, caratterizzati dal cosiddetto colpo di ventosa, provocando la rottura dei capillari oculari.

Nell'attività subacquea si usa quindi un'apposita maschera che copre occhi e naso permettendo, tramite l'aria espirata appunto dal naso, la compensazione del volume d'aria in essa contenuta.

Esistono diversi tipi di maschera subacquea a seconda dell'uso:

Gran facciale: copre l'intero volto, bocca compresa. L'erogatore viene inserito in un'apposita apertura per consentire la respirazione. Si usa principalmente per due motivi:

consentire l'uso di un sistema di comunicazione per rimanere in contatto con l'esterno o con un altro subacqueo o ancora per registrare commenti ed osservazioni durante l'immersione.

Proteggere completamente il volto per le immersioni in ambienti inquinati.

Maschera per l'apnea: di ridotte dimensioni, talvolta dei veri e propri occhialini con l'aggiunta di un naso in silicone. Il ridotto volume facilita la svuotamento in immersione, richiedendo poca aria. La visuale risulta particolarmente ridotta e limitata all'area frontale. Gli apneisti di buon livello fanno uso di apposite lenti a contatto rigide che non necessitano di essere compensate.

Maschera subacquea: Si tratta di una maschera di generose dimensioni, con un'ampia vetratura e talvolta, con vetri laterali, inferiori e superiori per consentire una visuale più completa. Richiede più aria per lo svuotamento. La struttura in gomma o silicone e copre occhi e naso.

Struttura

La maschera, oltre a coprire occhi e naso, dovrebbe avere la parte che ricopre quest'ultimo sagomata in modo da permettere l'esecuzione di manovre di compensazione e avere la parte in vetro o plexiglas piana, in modo da ridurre le distorsioni.

Le parti principali sono:

  • Lenti, meglio se  in vetro infrangibile e antigraffio;
  • corpo in silicone o gomma morbida;
  • montatura rigida, di solito in materiale plastico, che aderisca bene al corpo maschera;
  • cinghia o cinghiolo in silicone o gomma che permetta la regolazione della maschera sulla testa.

Come Scegliere Una Maschera Da Sub: Caratteristiche Essenziali

Oltre ad essere il primo acquisto di un sub è anche una della parti più importanti dell’attrezzatura! Tutti si immergono per andare a vedere qualcosa, quindi l’accessorio che ci permette di vedere sott’acqua è senz’altro il più importante!

E' importante che il naso sia racchiuso nel "corpo maschera", in modo che si possa controbilanciare i cambiamenti di pressione che andremo a subire scendendo in profondità. Per questo motivo gli occhialini da nuoto non sono adatti all'immersione subacquea.

Per capire se la maschera è adatta al nostro viso occorre:

  1. Appoggiare dolcemente la maschera sul volto e non utilizzare il cinghiolo,
  2. Inspirare delicatamente col naso,
  3. Abbassare il viso verso il basso come per guardare per terra, scrollando delicatamente la testa,
  4. La maschera non deve cadere! Se è quella giusta la maschera si "incollerà" al tuo volto senza il sostegno delle mani, non presenterà perdite e resterà in posizione senza dover continuamente inspirare dal naso.

Altra caratteristica importante è il vetro temperato. Il vetro normale, se accidentalmente si rompesse, produrrebbe pericolose scaglie taglienti, quello temperato invece si rompe in scaglie con profili arrotondati (come i parabrezza delle automobili).

Nella scelta è meglio evitare anche le maschere con lenti in plastica perché questa tende ad appannarsi, graffiarsi e opacizzarsi con estrema facilità, compromettendo la visuale. A proposito di visione, la maschera può avere un campo visivo allargato con lente unica oppure essere bioculare.

In alcuni vecchi modelli vi erano ulteriori lenti laterali e/o inferiori e/o superiori, per ottenere il massimo campo visivo, oggi la tecnologia ha permesso di ridurre al massimo lo spazio fra il vetro e gli occhi donando una visuale ampissima senza bisogno di vetri plurimi. Io consiglio di scegliere quella che si adatta meglio al volto e ci dona il massimo campo visivo. Tutto ciò è diverso per ogni persona e la maschera che è ottima per qualcuno può essere pessima per un altro.

In aggiunta a tutto ciò si consiglia di fare la scalta in base all’importantissimo fattore confort. Ad esempio il bordo esterno a "doppia gonna", rende la maschera più stagna e confortevole, poiché si appoggia al volto in maniera più morbida. E' preferibile che il bordo sia di silicone, magari trasparente (per aumentare la luminosità della maschera), materiale più morbido e robusto della gomma o neoprene con cui venivano prodotte in passato. Un cinghiolo molto largo, con fibbie a regolazione rapida, per far si che resti al suo posto per tutta l'immersione, sono altri fattori da considerare nella scelta.

Esistono maschere con lenti correttive, per chi avesse problemi di vista, sia con lenti applicate che lenti a sostituzione dell’originale (preferibile).

Svuotamento

Dopo il tuffo in acqua, o comunque in immersione, può succedere che entri dell'acqua all'interno della maschera. In caso di snorkeling o di un'immersione in apnea si può procedere allo svuotamento semplicemente alzando la parte inferiore della maschera stando con la testa fuori dall'acqua, lasciandola defluire.

Durante l'immersione con autorespiratore ad aria è norma invece procedere allo svuotamento sott'acqua, in quanto non è possibile risalire in superficie ogni volta che si allaga la maschera. Per effettuare lo svuotamento bisogna premere leggermente con due dita il bordo superiore della maschera e col corpo in posizione verticale e la testa rivolta verso l'alto, espirare delicatamente dal naso in modo da spingere l'acqua verso il basso, facendola defluire.

La manovra di svuotamento subacqueo si apprende con un po' di pratica, al primo livello di qualsiasi didattica e risulta fondamentale durante le immersioni con ARA.

Appannamento

L'appannamento della maschera, è piuttosto frequente e decisamente fastidioso, poiché impedisce una visione nitida del fondale e del profondimetro. Per prevenire l'appannamento dovuto alla condensa sul vetro molti subacquei usano sputare saliva sulla parte interna della maschera, distribuirla uniformemente sul vetro per poi sciacquare il tutto con poca acqua. Vi sono comunque prodotti commerciali da utilizzarsi come alternativa, oppure spruzzare al suo interno una soluzione di acqua (9/10) e detersivo per piatti (1/10), risciacquando poi con l’acqua del luogo di immersione.

Se il problema avviene durante l’immersione si risolve comunque facilmente. È necessario un po' di sangue freddo e per i meno esperti l'aiuto di un altro sub. La pratica più semplice è quella di far entrare un po' d'acqua all'interno della maschera in modo da spannare velocemente le lenti. Per fare questo si deve innanzitutto trovare l’assetto neutro (per non incombere in salite o discese pericolose) in alternativa,  ponendo molta attenzione a dove ci si appoggia, trovare un punto d'appoggio sul fondale per sistemarsi saldamente sulle ginocchia, ponendo la massima attenzione a non recare alcun danno all’ambiente circostante! I meno esperti non devono aver timore nel chiedere aiuto al compagno di immersione! Una volta pronto afferrare la maschera frontalmente con entrambi le mani e tenendo la parte superiore, staccare leggermente quella inferiore dal viso. Questo per evitare infiltrazioni troppo copiose. Successivamente muovere la testa con il viso rivolto in basso per spannare ogni angolo della visiera. Se si portano lenti o si è particolarmente infastiditi dal sale o cloro, chiudere gli occhi durante questa operazione. L’importante è mantenere il controllo senza farsi prendere dal panico! Proseguire con lo svuotamento della maschera come spiegato precedentemente.

Un’ulteriore causa per cui le lenti della maschera si appannano può anche essere il silicone liquido che si utilizza in fase di costruzione della stessa che la sporca tutta, lenti e lacciolo compresi. Quindi per evitare ciò bisogna sgrassare le lenti, per farlo vi è una maniera economica e veloce: prendere la maschera e ricoprirne completamente i vetri con del normalissimo dentifricio (senza granuli); riporre la maschera in un luogo fresco e asciutto, senza esporla a fonti di calore o alla luce diretta del sole, per 4 ore; lavare sotto l'acqua corrente le lenti, facendo attenzione a rimuovere completamente tutto il dentifricio presente sulle lenti.