Concordia, galleggerà di nuovo?

28.05.2013 18:07

I primi cinque cassoni di acciaio che secondo il progetto di rimozione serviranno a raddrizzare lo scafo della Costa Concordia e riportarla al galleggiamento sono arrivati intorno al 20 febbraio nel porto di Livorno sulla chiatta Mak trainati da un rimorchiatore.

I cinque cassoni, si chiamano «sponsons» in gergo tecnico, già scaricati sul piazzale di Unicoop sul canale industriale del porto in attesa che vi vengano saldati speciali anelli di acciaio, sono stati prodotti da Fincantieri Ancona.

I tre più grandi pesano 500 tonnellate l’uno, hanno una lunghezza di 30 metri, un'altezza e una profondità di 11, mentre quelli più piccoli pesano 395 tonnellate ciascuno. Si tratta in tutto di una commessa di 30 cassoni di acciaio (da Livorno ne passeranno 26) dal peso totale di circa 11.500 tonnellate, realizzati da Fincantieri.

Il progetto di rimozione del relitto di Costa Concordia prevede che i cassoni vengano installati sul lato emerso della nave e riempiti d'acqua gradualmente per agevolare il raddrizzamento della nave, che sarà effettuato con un sistema di martinetti chiamati «strand jack» fissati alla piattaforma subacquea di appoggio. Una volta raddrizzata la nave, saranno installati cassoni pieni d'acqua anche sull'altro lato della nave. I cassoni di entrambi i lati saranno quindi svuotati dall’acqua, in modo tale da riportare la nave a galleggiare, e consentirne il successivo traino.
 

Fonte:
corrierefiorentino.corriere.it/