A Sestri Levante pescati due volpe da 100 kg

05.12.2012 18:44

Sabato mattina sono stati pescati tra Framura e Riva Trigoso due squali volpe. Ciascuno dei due pesa più di un quintale ed è lungo più di 2 metri.

Il pescatore è Franco D’Ambra (flotta peschereccia di Sestri Levante), con un gozzo di 8 metri. Questa estate lo stesso pescatore ne aveva pescato un altro in 10 metri di fondo soltanto. Le prede non sono tra le specie protette e sono state collocate a Milano presso alcuni ristoranti cinesi…

In proporzione alla specie, si può dire che siano misure modeste. Lo squalo volpe infatti può raggiungere la lunghezza di 6 metri e il peso di ben 500 chilogrammi.

Le istituzioni che si occupano di ittiologia e biologia marina dovrebbero studiare questo fenomeno, anomalo per i nostri mari. Si tratta di grandi nuotatori solitari che percorrono molti chilometri alla ricerca di cibo, per la maggior parte gamberetti e branchi di piccoli pesci, ed è piuttosto facile avvistarli dalle imbarcazioni perché, come arma di difesa dai batteri, escono dall’acqua facendo dei balzi che abitualmente si vedono fare ai cetacei.

Famoso per la sua forma a siluro, dal corpo tozzo e dotato di una coda lunga utilizzata come scudiscio per stordire le prede, è una specie molto diffusa nei tropici.

Il suo avvicinamento alle nostre coste può infatti essere collegato al processo di tropicalizzazione che, a causa del surriscaldamento globale, il mare sta subendo. La denominazione latina dello squalo volpe è alopias vulpinus ed è stato catalogato tra i pescecani non pericolosi per l’uomo. Storicamente l’animale è già menzionato nell’opera aristotelica Historia Animalium (non si tratterebbe quindi di un caso di tropicalizzazione). Il testo dell’opera di Aristotele è disponibile negli USA. Il filosofo greco descriveva lo squalo volpe come un essere incredibilmente astuto, capace di sfuggire ai pescatori intenti a catturarlo e, secondo le credenze popolari, abbastanza intelligente da ingoiare temporaneamente i propri piccoli per proteggerli da altri predatori. A questa sua furbizia si deve il nome, datogli proprio da Aristotele.

Informazioni sullo squalo volpe.

 

Fonte:

https://www.tigullionews.com