Leone di bronzo nel mare di Calabria

07.09.2012 08:05

Il mar Ionio al largo della Calabria riserva ancora sorprese archeologiche e, a 40 anni dal ritrovamento dei Bronzi di Riace, torna a regalare alla storia contemporanea un vero e proprio tesoro dell'antichità. A Capo Bruzzano, tra Africo e Bianco, il mare ha fatto riaffiorare l'effige di un leone in bronzo (alto circa 50 cm e del peso di 15 Kg) mentre, nella sua profondità, conserva una statua bloccata dagli scogli, inizialmente scambiata per un'armatura, ed un'antica nave.

A ritrovare l'effige del leone in bronzo è stato un appassionato sub, Leo Morabito, mentre a distanza di circa trecento metri, altri due amici: Bruno Bruzzaniti e Bartolo Priolo, hanno individuato l'antica nave e la statua, inizialmente scambiata per un'armatura in bronzo e rame. Tuttavia le successive verifiche compiute fanno propendere verso l'ipotesi di una statua.

I carabinieri del Nucleo tutela patrimonio artistico di Cosenza si sono recati ad Africo dove hanno raccolto le testimonianze e preso in consegna il leone di bronzo che è stato portato alla Soprintendenza ai beni archeologici.

I tre sub hanno raccontato che nell'area del ritrovamento del leone di bronzo il fondale è tappezzato da pezzi di vasi di ceramica multicolore ed a poca distanza si intravede una statua bloccata dagli scogli. La prima ipotesi è che i reperti ritrovati appartenessero al carico di una nave affondata proprio davanti alle coste calabresi. Il luogo ed il periodo di quest'ultimo rinvenimento, avvenuto proprio pochi giorni dopo l'anniversario dei 40 anni dalla scoperta dei Bronzi di Riace, il 16 agosto 1972, fa sperare che ci si trovi di fronte ad una nuova ed eccezionale scoperta.

Dall’indomani della scoperta i carabinieri del Gruppo sommozzatori di Messina si immergono per capire cosa si nasconde realmente sul fondale. L'area del ritrovamento, intanto, è stata interdetta alla navigazione ed è vigilata da una motovedetta della Capitaneria di porto di Reggio Calabria.

 

Fonti:

Ansa.it

Rai.it