Australia, morto Ron Taylor, cineasta paladino degli squali
A SYDNEY il 10 settembre scorso, il cineasta, ambientalista marino e paladino degli squali Ron Taylor, che aiutò a filmare le terrificanti scene del film Jaws ("lo squalo" da noi), è morto in un ospedale di Sydney. Aveva 78 anni e da due anni combatteva con la leucemia mieloide. Gli sopravvive la moglie Valerie, con cui ha lavorato per oltre 40 anni filmando numerosi documentari marini e difendendo gli squali attorno al mondo.
Taylor era rimasto affascinato dalla vita marina come pescatore subacqueo, di cui è stato campione negli anni '50, ma poi decise di ''cacciare con la macchina fotografica". "Abbandonare lo sport della pesca subacquea è stata la cosa migliore che abbia mai fatto", ha rivelato anni fa in un'intervista. "Un giorno mi sono detto: cosa sto facendo quaggiù a uccidere queste povere, indifese creature marine? Ora caccio con la cinepresa ed è lo stesso senso di conquista quando mi avvicino a una creatura marina, magari uno squalo dall'aspetto pericoloso, e ne catturo il comportamento", disse.
Pioniere della cinematografia subacquea, fu il primo a catturare immagini del grande squalo bianco sott'acqua senza la protezione di una gabbia. Fu la passione di Taylor e la sua abilità con la fotografia subacquea che indusse il regista Steven Spielberg a chiamare la coppia per filmare le sequenze subacquee di Jaws. Il film terrorizzò i bagnanti ed elevò il grande squalo bianco sopra tutti gli altri come il più temuto predatore dell'oceano, qualcosa che secondo Taylor causò grandi danni alla specie. "Molti si lanciarono in una vendetta uccidendo gli squali, ma in effetti Jaws era solo un film di fantasia. Valerie ed io attirammo molte critiche perché eravamo coinvolti in un film che scoraggiò molti dal nuoto subacqueo", dichiarò Taylor.
"E' una cosa che non ci perdoremo mai.."
Fonte:
ANSA